Outdoor Passion | Notizie di sport all'aperto / Bici  / Granfondo  / Campionato Italiano MTB : vincono Celestino e Lechner

Campionato Italiano MTB : vincono Celestino e Lechner


DUE SPRINT PER IL TRICOLORE: ORO A CELESTINO E LECHNER

–          Gara durissima per il titolo tricolore, per Celestino la vittoria più bella della vita

–          Eva Lechner dopo il traguardo “crolla” a terra

–          Incontrastati i campionissimi Paulissen e Gunn Rita Dahle

Il Montello, teatro di tante battaglie, oggi ne ha celebrate altre, sportive però.

Mirko Celestino, braccia alzate al cielo, un sorriso ed un gesto di rabbia, è lui il nuovo campione italiano marathon, incoronato sul temuto ed infangato percorso del Montello e del Collalto, oltre 100 km “Extreme” in tutti i sensi, di nome e di fatto.

Tra le donne è stata Eva Lechner ad indossare la maglia tricolore dopo un testa a testa con la campionessa olimpica e mondiale Gunn-Rita Dahle, che nel finale se ne è andata  da sola vincendo la gara internazionale, proprio come Roel Paulissen, primo davanti al colombiano Leonardo Paez. 

Qualche chilometro del tracciato era stato tolto dagli organizzatori alla vigilia perchè la pioggia aveva reso impraticabile i single track più ripidi, ma la titolazione della gara, il fatto che era un test premondiale (2011) e pre-campionato europeo (2010) non hanno lasciato dubbi a Massimo Panighel ed al suo “staff” di Pedali di Marca, il percorso è rimasto inalterato nel proprio fascino e durezza.

Partenza per la gara Extreme maschile alle ore 8, con gli stranieri al via puntualmente, gli italiani due minuti e mezzo più tardi. Paulissen non si è fatto pregare ed è stata la maglia iridata a campeggiare in testa alla corsa chilometro dopo chilometro fino all’arrivo di Montebelluna, in un parterre davvero “mondiale”. Allestimenti da grande evento, pubblico delle gare che contano, atmosfera calda, per il tempo e per i confronti serrati.

Gli stranieri hanno preso il largo, dietro si è formato un lungo trenino con tutti i migliori èlite azzurri, e con gli “stradisti” Simoni e Celestino a pedalare in coda.  

Sulla gara internazionale Paulissen ha gradatamente allungato staccando Paez e Julio Caro, mentre tra il gruppo degli italiani si staccava Luigi Bettelli, che ha dato l’impressione di andare a riprendere alcuni stranieri. Il primo a cedere è stato Gutierrez, quindi Montoya. Nel frattempo la gara ha varcato anche il Piave, utilizzando un ponte realizzato appositamente dall’impresa dell’appassionatissimo Remo Mosole, costretto a ricostruirlo in una notte dopo che la furia della pioggia lo aveva portato via.

Bettelli dopo i primi 40 chilometri ha iniziato a preoccupare il gruppetto dei migliori, ma i continui saliscendi mettevano a dura prove gambe e muscoli di tutti.

Nel frattempo alle 9.30 partivano le donne sul percorso marathon, con la Lechner che era la più lesta ad attaccare inseguita dalla Dahle.

Nell’area del Collalto la strategia di gara non cambiava, se non per Bettelli che andava ad agganciare i due colombiani, con Paez che aveva problemi alla catena.

Alle loro spalle, quando la gara era a due terzi, iniziavano le prime scaramucce con  Bettelli sempre primo degli italiani alle spalle di Paulissen, ormai a 7’, e Paez. Dietro un gruppetto con Celestino, Felderer, Pallhuber, Simoni, Debertolis, Caro, Casagranda e Pirazzoli guadagnava ancora terreno sugli inseguitori, gruppetto che si sfoltiva poi ulteriormente.

Paulissen tagliava il traguardo in solitaria tra il tripudio del pubblico ma sul Poggio tre Pini Celestino pativa fortissimi crampi, fortunatamente momentanei; con lui c’era Felderer che ha tentato di attaccare mentre, dietro, Simoni accusava problemi alla catena, dopo essere caduto ben cinque volte nel fango.

La gara tricolore viveva sullo sprint tra il campione italiano in carica Mike Felderer e Mirko Celestino che la maglia 2009 voleva indossarla a tutti i costi. La spuntava Celestino per due soli secondi, subito attorniato dai suoi numerosi e rumorosi fans. Poi una stretta di mano fra i due sottolineva la grande sportività; terzo, per il tricolore, era Mirko Pirazzoli e così nel finale DeBertolis precedeva Simoni, col primierotto addirittura convinto di essere terzo.

La gara femminile era incentrata sul confronto Lechner-Dahle. La norvegese nel finale imponeva la sua forza e salutava l’azzurra che doveva confrontarsi a sua volta allo sprint con la veneta Roberta Gasparini. Alla Dahle andava il successo della gara internazionale, alla Lechner la gara tricolore ma dopo il traguardo crollava letteralmente a terra completamente senza forze.

Completava il podio tricolore Elena Gaddoni.

La gara Classic la vincevano Mauro Simion su Michele Franzini e Moreno Trabucchi e tra le donne Paola Maniaco su Monica Dal Pos e Ylenia Colpo.

Oltre 2000 gli iscritti, 2100 per l’esattezza, impegnati su tre distanze, la Extreme, oltre 100 km, la Marathon, 70 km e la Classic, 40 km.

Successo pieno anche per gli organizzatori di Pedali di Marca, che hanno lottato contro le avversità atmosferiche dei giorni scorsi, ma hanno proposto un evento dai contorni decisamente “mondiali” dimostrandosi pronti per il grande salto europeo del prossimo anno, ma soprattutto per quello mondiale del 2011. Panighel col suo staff si è guadagnato così i complimenti del responsabile UCI, come dire che il Montello e la provincia di Treviso sono ora patria incontrastata della mtb.

Info: www.gunnritamarathon.com

Classifiche

Campionato Italiano MTB Marathon (117km) Uomini

1) Celestino Mirko (ASD Team Alba Orobia Bike) 4.33.56; 2) Felderer Mike (ASD Sintesi Corse) 4.33.58; 3) Pirazzoli Mirko (ISD Cycling Team) 4.35.56; 4) De Bertolis Massimo (Team Full Dynamix) 4.38.42; 5) Simoni Gilberto (Deportiva Veneciclo) 4.39.16

Campionato Italiano MTB Marathon (117km) Donne

1) Lechner Eva (Gruppo Sportivo Gauss) 3.48.51; 2) Gasparini Roberta (Racing Team KTM – Dayco ASD) 3.48.51; 3) Gaddoni Elena (G.S. Promo-Bike AS Dilettanti) 3.51.03; 4) Giacomuzzi Elena (Unione Ciclisti Caprivesi) 3.56.15; 5) Ghezzo Alessia (ASD Professional Athletic) 4.01.28

Gunn-Rita Marathon Open (117km) Uomini

1) Paulissen Roel Tony (Cannondale) 4.24.18; 2) Paez Leon Hector Leonardo (TX Active Bianchi) 4.33.48; 3) Celestino Mirko (ASD Team Alba Orobia Bike) 4.33.56; 4) Felderer Mike (ASD Sintesi Corse) 4.33.58; 5) Pirazzoli Mirko (ISD Cycling Team) 4.35.56

Gunn-Rita Marathon Open (76km) Donne

1) Dahle Gunn Rita (Team Multivan Merida) 3.47.30; 2) Lechner Eva (Gruppo Sportivo Gauss) 3.48.51; 3) Gasparini Roberta (Racing Team KTM – Dayco ASD) 3.48.51; 4) Gaddoni Elena (G.S. Promo-Bike AS Dilettanti) 3.51.03; 5) Giacomuzzi Elena (Unione Ciclisti Caprivesi) 3.56.15

Classic (44km) Uomini

1) Simion Mauro (ADV Corratec) 1.59.04; 02) Franzin Michele (ASD Vimotorsport) 2.03.24; Trabucchi Moreno (Ideal Bikes International) 2.03.33

Classic (44km) Donne

1) Maniago Paola (Acido Lattico Team) 2.31.13; 2) Dal Pos Monica (ASD Salvador Team) 2.37.41; 3) Colpo Ylenia (Bikes Benato FRW Rovolo) 2.38.36

Fonte Comunicato Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.